La disciplina doganale delle royalties: guida completa
Le royalties sono compensi versati per l’utilizzo di attrezzature commerciali, scientifiche o industriali, oppure di diritti d’autore su opere letterarie, artistiche e scientifiche. Questi pagamenti, frequenti nell’economia globale, hanno importanti implicazioni sia in ambito doganale che fiscale.
Importanza delle royalties nei contesti internazionali
Nell’attuale scenario di globalizzazione, le royalties giocano un ruolo chiave per:
- La crescita del brand management.
- L’esternalizzazione dei processi produttivi e distributivi.
- L’organizzazione efficiente del commercio internazionale.
Gli accordi di licenza, centrali nella determinazione del valore di un bene, devono essere formalizzati in contratti.
Obblighi doganali: quando le royalties entrano in gioco
Secondo la disciplina doganale europea e italiana, le royalties possono influire sul valore doganale delle merci importate. In particolare:
- Il Regolamento UE 952/2013 (art. 70 CDU) stabilisce che il “prezzo effettivamente pagato o da pagare” per le merci deve includere i diritti di licenza se:
- Sono collegati direttamente alla vendita delle merci.
- Il pagamento delle royalties è una condizione necessaria per la transazione.
- La royalty non è già inclusa nel prezzo della merce.
Se queste condizioni sono soddisfatte, la royalty deve essere aggiunta al valore doganale.
Obblighi documentali: contratti e fatture
L’amministrazione doganale, ai sensi della normativa vigente (art. 35 D.L. 223/2006 e successive modifiche), può richiedere il contratto di licenza per:
- Verificare il pagamento delle royalties.
- Determinare la base imponibile IVA e i dazi doganali.
Pertanto, è essenziale che l’importatore:
- Disponga di contratti chiari che regolano il pagamento delle royalties.
- Fornisca documentazione dettagliata al momento della dichiarazione d’importazione.
Trattamento fiscale delle royalties
Le royalties, in ambito fiscale, seguono disposizioni specifiche del D.P.R. 633/72:
- Se corrisposte a un soggetto residente in Italia o a soggetti esteri identificati in Italia, sono soggette a IVA.
- In caso di licenziatari non residenti in Italia, l’IVA può essere applicata tramite reverse charge.
I redditi derivanti dalle royalties possono essere qualificati come:
- Redditi d’impresa, se percepiti da società o enti commerciali.
- Redditi autonomi, se percepiti direttamente dall’autore o inventore.
Esclusione della doppia imposizione
Per evitare la doppia imposizione fiscale internazionale, occorre fare riferimento ai trattati bilaterali tra Paesi, in conformità con l’art. 12 del Modello OCSE. Questo stabilisce che l’imposizione delle royalties spetta esclusivamente allo Stato di residenza del beneficiario effettivo.
Quando le royalties sono rilevanti ai fini doganali?
È fondamentale analizzare la diretta riferibilità della royalty alla merce importata. Secondo la prassi comunitaria:
- Se il metodo di calcolo delle royalties si basa sul prezzo delle merci, si presume un collegamento diretto, salvo prova contraria.
- Spetta all’importatore fornire prova documentale per escludere tale correlazione.
Checklist per l’importatore
Per evitare contestazioni doganali e fiscali, è necessario:
- Predisporre contratti di licenza completi e dettagliati.
- Separare chiaramente il valore della merce dal pagamento delle royalties.
- Documentare ogni pagamento effettuato in conformità al contratto.
- Consultare esperti doganali e fiscali per una gestione conforme della normativa.
Conclusioni
La corretta gestione delle royalties in ambito doganale è fondamentale per evitare sanzioni e garantire la conformità con la normativa vigente. Gli operatori devono prestare attenzione ai contratti di licenza, alle fatture e alla documentazione da presentare in dogana.
Attraverso un’analisi puntuale e una corretta pianificazione, è possibile gestire le royalties in modo efficiente, ottimizzando i costi e riducendo i rischi fiscali e doganali.